Il gioco, per avere successo, deve essere bello. Questa è la parola di Dio, il principio estetico, la regola che contiene tutte le "regole delle regole".
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parole, immagini... orizzonti.
martedì 16 aprile 2024
le sette regole delle regole del gioco
mercoledì 3 aprile 2024
segni zodiacali - archetipi di estroversione ed introversione
Riflettendo sugli archetipi che emergono dall'analisi dei segni zodiacali ho notato che essi manifestano un'alternanza nei moti di estroversione ed introversione che li caratterizzano, in una progressione che, a parer mio, configura in maniera compiuta la grande opera di costruzione dell'io. Procedendo dal primo segno ci saranno sei segni zodiacali con tendenza all'estroversione alternati ad altri sei con tendenza all'introversione. Le caratteristiche di questi saranno, mano a mano, sempre più complesse. Partendo dall'ariete, primo segno dello zodiaco, fino a giungere ai pesci, ultimo tassello del cerchio, tutti i segni dispari avranno caratteristiche di estroversione e tutti i segni pari tenderanno invece all'introversione.
Preciso che, per una buona comprensione delle riflessioni che propongo, è necessaria una certa famigliarità con la materia trattata. A tal proposito non posso fare di meglio che consigliare una tra le tante possibili letture in merito. Io personalmente ho tratto spunti interessanti sulla natura degli archetipi dei segni zodiacali dal libro: "Manuale di Astrologia Psicologica" di Roberto Daris.
Di seguito elenco la progressione dei moti di estroversione ed
introversione elencando a sinistra e in rosso i segni afferenti al primo
tipo e a destra e in blu i segni afferenti al secondo tipo:
Ariete: principio di individuazione, energia estroversa iniziale, prima manifestazione della singolarità dell'io, affermazione innocente e ingenua di identità.
Toro: primo principio di introversione che si manifesta come piacere innocente del portare a se, propensione alla conoscenza immediata e all'acquisizione gaudente del mondo circostante.
Gemelli:
affermazione di identità come esplorazione, scoperta della maschera,
gioco che rende volatile e apparente l'identità. Ricerca della vera
identità per decantazione. Motto: "facciamo che io ero..."...
Cancro: Principio di introversione inteso come riconoscimento delle origini. Prima comparsa del concetto d'identità condivisa e plurale. Il "noi" (la famiglia generata dall'unione del padre e della madre) percepito come origine dell'io...
Leone: principio di identità
espresso come funzione estroversa in direzione di un noi sentito come
comunità autonoma e identitaria. Costruzione e ricerca di un'identità
che può esistere solo se riconosciuta. Il re che si specchia nel regno ed esiste per concessione della corte.
Vergine: Principio di
introversione speculativa. Costruzione e manifestazione dell'io mediante
introiezione e lavorazione alchemica di ciò che è percepito come altro
dall'io. L'alchimista che si specchie nelle opere del suo ingegno.
Bilancia: Principio di estroversione come affermazione d'identità speculare, in contrapposizione alle identità altrui. Comparsa del confronto, del giudizio e quindi del principio moralizzatore e misuratore dell'io e del mondo.
Scorpione: Principio di introversione
come contenimento, protezione dell'identità ed evasione dal giudizio
altrui. Fuga dal contenitore collettivo percepito come principio di
annullamento.
Sagittario: Principio di estroversione inteso come
superamento e proiezione dell'io oltre i confini del concetto di "io",
quindi oltre l'orizzonte delle proiezioni delle individualità percepite
esternamente.
Capricorno: Principio di introversione inteso
anch'esso come superamento ma in direzione delle profondità, quindi
riflessione e immersione del mondo nelle profondità dell'io.
Acquario: Principio di estroversione riconoscitiva, ovvero ritorno al mondo di tutti gli "altri" come principio di volontà libera e senza vincoli di necessità. L'io ricompare come singolarità libera e incontenibile.
Pesci: principio di introversione riconoscitiva intesa come accoglimento e riconoscimento degli altri io, in e come parte di se stessi. Accettazione intesa come "comprensione" libera e totalizzante. L'io scompare in un io più grande, ben sintetizzato ed espresso con il concetto di "umanità".
Mi rendo conto che alcuni concetti meriterebbero un approfondimento e forse anche una migliore e più precisa definizione, ma al momento non mi è riuscito di fare di meglio e ho voluto comunque condividere questo piccolo studio, non fosse altro che un seme, o un germoglio di qualcosa che verrà.
Concludo con questa considerazione: ho voluto vedere nello zodiaco uno dei tanti percorsi iniziatici all'interno dei quali l'Uomo nasconde "il segreto".
Ed è sempre lo stesso segreto, poiché l'"Uomo" è il segreto.
E non è mai lo stesso segreto, poiché l'"Uomo" è l'"uomo che cerca il segreto".
venerdì 2 febbraio 2024
sabato 27 gennaio 2024
...d'un normalissimo giorno della vergogna
27 gennaio.
Oggi è la vigilia d'uno dei tanti normalissimi giorni della vergogna, ma oggi è un giorno speciale, poiché oggi è la giornata in cui fanno tutti finta di ricordare un crimine del potere passato per assolvere la loro vile indifferenza verso tutti i crimini del potere presente.
domenica 21 gennaio 2024
la regola del fanatico
Ogni fanatico, pur sapendo di esserlo, pensa che il suo fanatismo sia la giusta eccezione, e invece è la schifosissima regola.
martedì 26 dicembre 2023
del risveglio
Nella notte del risveglio
dorme più chi sa che dorme
o chi più si crede sveglio?
Maximilian Pirner, 1878
martedì 14 novembre 2023
l'uomo non è l'Uomo
Mi capita spesso di sentire frasi del tipo "l'Uomo è la
peggiore bestia del mondo!" oppure "l'Uomo è il virus del pianeta, se
non ci fosse, la terra sarebbe un posto decisamente migliore"...
Non posso, allora, trattenere il mio pensiero dal lanciarsi irrequieto in cerca
del "perduto osservatore".
Mi chiedo a chi, secondo l'opinione di chi assume certi pensieri, dovrebbe
appartenere l'occhio, il punto di vista cristallino da cui emerge il giudizio
che: "l'Uomo è brutto!".
E chi è che parla poi? non è forse l'Uomo?
Ma se l'Uomo dice a se stesso che esso stesso è brutto, nel mentre in cui
formula ed esprime sinceramente tale pensiero, lo è davvero brutto?
Non è forse invece massimamente bello un essere cosciente nel mentre in cui
s'accorge d'esser brutto?
Proprio in quanto esprime il giudizio sulla bruttura in cui si riconosce poiché
non vede se stesso corrispondere all'idea di bellezza che cela in se, non entra
egli in profonda contraddizione con se stesso? e così non mostra
inevitabilmente il germe, la scintilla di quella bellezza che non riesce a
riconoscere in se?
Se fosse veramente e irrimediabilmente brutto, potrebbe mai l'uomo accorgersi
d'essere brutto?
L'uomo può essere brutto, si, non vi sono dubbi, ma sicuramente non lo è quando s'accorge d'esserlo ed "accorgendosi" mostra d'essere qualcosa di più.
Purché sia sincero con se stesso però, e non sia invece, il suo, un pensiero
indotto, una filastrocca appresa e ripetuta, l'espressione di un
condizionamento veicolato ad arte per innestare "utili" sensi di
colpa ovvero comportamenti pigri, lascivi e nichilisti che allontanano invece, piuttosto che avvicinare, l'uomo
dall'Uomo.
In tal caso si, quando ripete frasi e comandi pigramente assimilati senza
percepirne la profonda contraddizione, formulando giudizi che non ha maturato
interiormente ma che percorrono, padroni incontrastati, la sua pigra mente,
allora si che l'uomo è brutto.
Ma, come il seme non è il fiore, come la nuvola non è la pioggia, come l'arco
teso non è il bersaglio colto, così l'uomo non è l'Uomo.
domenica 12 novembre 2023
l'umanità sintetica
Un'umanità sintetica
bussa alle porte del presente.
Poco male, voi mi direte,
s'a quelle porte gli acconsente
codesta fredda umanità ch'è
tanto distratta, vile, ignava,
rincoglionita ed indolente.
venerdì 10 novembre 2023
l'invisibile recinto
Quan' due galli si combatton
nei confini d'un recinto,
vinca l'un' o vinca l'altro
l'uno e l'altro hanno già perso;
'ché nessun dei due ha capito
chi nemico è suo davvero
e chi amico in giogo avverso.
sabato 28 ottobre 2023
...per tor' cazzate ai giornalai
Un vaccino avrai per ogni cosa:
per l'usura delle scarpe,
pei pedaggi autostradali,
per i giorni troppo freddi,
per l'afa, i fulmini e li strali,
ma stai tranquillo tu che li ami
e ne vorresti più che mai,
nessun vaccin sarà mai buono
per tor' cazzate ai giornalai.
lunedì 2 ottobre 2023
il razzismo non esiste
Il razzismo, come fenomeno sociale rilevante che interessi le masse,
nella forma in cui viene raccontato dagli strumenti di propaganda, non
esiste, anzi, probabilmente non è mai esistito.
Quello che nel
passato spacciavano per razzismo era, a ben vedere, solo un alibi, una
scusa e un'opportunità per legittimare forme di sottomissione,
sfruttamento e schiavitù.
Non venivano certo deportati i "negri"
perché considerati razza inferiore, ma piuttosto li si considerava
razza inferiore per poterne più a lungo giustificare la deportazione e
lo sfruttamento.
Il razzismo che occupa le cronache attuali dei media occidentali e che
io definirei niente più che razzismo folcloristico è, invece, solo fumo
gettato in faccia alle masse per distrarle e per giustificare, facendo
leva su sensi di colpa indotti ad arte, politiche volte a modificare gli
equilibri sociali per fini che nulla hanno a che vedere col
benessere collettivo.
Ne sono prova mille altre forme di
ingiustizia ed emarginazione che non sfiorano mai minimamente i pensieri
dei grandi megafoni che sostengono quotidianamente le ragioni di un
problema chiaramente immaginato ad arte.
Esiste invece sì un
razzismo delle élite, un razzismo che per nulla si cura del colore della
pelle o d'altre amenità, ma che considera tutt'altri schemi e
tutt'altre categorie.
Per accorgersene però bisognerebbe fare
come non fa il toro nell'arena, che vede bene il drappo rosso ma non la
mano che lo mena.
martedì 29 agosto 2023
...della censura
La censura è figlia della dittatura.
Se non vi disgusta l'una non vi dispiace l'altra.
lunedì 3 luglio 2023
il suo sogno
Ho sognato un dio che dorme.
Il suo sonno era l'uomo.
Ho sognato un dio che gioca.
Il suo gioco era l'uomo.
Ho sognato un dio che ride,
che piange, che canta felice,
che combatte, che fugge,
che abbracciando si strugge...
Il suo riso, il suo pianto,
il suo canto, la pugna,
la fuga, l'abbraccio, il dolore...
Tutto questo era l'uomo.
Ho sognato un dio che sogna
dentro i sogni dell'uomo,
e il suo sogno era l'uomo.
domenica 4 giugno 2023
...oltre
Ogni confine è un invito a guardare oltre...
domenica 28 maggio 2023
la maledizione degli ignavi
Non è cruccio dei violenti
e non turba i fraudolenti,
agli avari poco importa,
anzi forse li sconforta, e
gli accidiosi ed i superbi
pur ne restano alla porta.
Poco inver ne soffron anzi
gli altri vari incontinenti,
sian golosi o lussuriosi,
senza fren nel dissipare
oppur schiavi senza luce
di quell'ira che li assale.
Sfiora invece l'anatema
magro il cuor degl'invidiosi,
m'ancor più ch'ogni altra cosa,
con ferite assai più gravi,
quell'oggetto freddo coglie
ch'è nel petto degl'ignavi.
Sicché nasce e si conforma
quale cruccio lor più grande
che si mostrin tutti gli altri,
sian quei cuori meno gravi,
dello stesso lor malanno
pur senza rimedio schiavi.